Attentati di Parigi: come li possiamo spiegare ai nostri bambini?

Come è possibile spiegare ai nostri figli delle azioni così violente e disumane? Dobbiamo forse proteggerli dalle nostre stesse emozioni negative?

È molto importante che i genitori, a partire dall’età della scuola materna, parlino con i propri bambini di ciò che è successo venerdì scorso a Parigi, perchè tutti ne hanno forzatamente sentito parlare. Più che l’evento in sè, i bambini percepiscono e vivono la paura e l’angoscia dei propri genitori in riguardo all’evento e solo attraverso le parole dei propri genitori posso arrivare a comprendere e a metabolizzare le differenti informazioni che reperiscono intorno a loro. Anche se il bambino non ne parla per primo, i genitori devono portarlo in modo dolce e accogliente a parlarne, osservando i vari segnali comportamentali che ci può inviare (esempio: quando sente parlare altri dell’argomento e immediatamente blocca ogni sua attività e inizia ad ascoltare ciò che stanno dicendo) e cercando di ascoltare e rispondere a tutte le domande che può porre sull’argomento. I genitori, attraverso il dialogo, devono cercare di dare un senso a tutte le informazioni e le emozioni che i bambini hanno dentro, perchè la loro immaginazione viaggia molto velocemente. Non affrontare l’argomento per paura di turbarli troppo non serve, perchè la loro immaginazione lavora in ogni caso e il più delle volte essi arrivano anche ad immaginarsi situazioni e a darsi spiegazioni che sono molto lontane da ciò che possiamo immaginare noi adulti. Bisogna cercare di raccontare ai bambini i fatti nel modo più semplice e sobrio possibile, evitando di scendere nei dettagli, d’altro canto però, bisogna anche rispondere sempre a tutte le domande che ci possono porre sull’argomento, evitando così di far viaggiare liberamente la loro fantasia verso immagini e spiegazioni troppo spaventose ed angoscianti. Bisogna anche spiegare loro perchè tutto ciò è accaduto, anche se non è semplice neanche per noi adulti capire il perchè di azioni così violente e ingiuste. Tutto ciò va spiegato con parole semplici e in modo semplice, cercando di focalizzarsi soprattutto sull’eccezionalità dell’evento, dicendo al bambino che fortunatamente cose del genere non accadono tutti i giorni nella vita quotidiana. Dite loro che la polizia presto prenderà le persone che hanno fatto questa cosa terribile e che li metterà subito in prigione. Cercate di utilizzare questa occasione di dialogo con i vostri figli anche per discutere con loro dell’importanza di alcuni valori fondamentali come la libertà, la tolleranza e la solidarietà. Il mostrare loro le immagini degli episodi di solidarietà al popolo francese che sono nati in seguito a questo evento tragico, permetterà loro di associare a tutto ciò anche emozioni positive e costruttive. Possiamo, così, mostrare ai nostri figli che anche in questo momento di grande tristezza gli adulti riescono a riunirsi per confortarsi a vicenda e per parlare, mostrargli che la collettività è determinante per permetterci di superare un tale evento traumatico.

Riassumendo:

  1. Affrontare l’argomento con parole semplici e in modo sobrio, evitando di scendere nella descrizione dei particolari;

  2. Rispondere a tutte le domande che i vostri figli potrebbero porvi;

  3. Cercare di gestire in modo funzionale la vostra paura e la vostra angoscia, per aiutare i vostri figli a riconoscere e ad elaborare la loro. Ricordate: l’emotività dei genitori è inevitabilmente percepita dai propri figli, nel bene e nel male;

  4. Sottolineare il carattere eccezionale dell’evento, cercando di spiegare loro che non è qualcosa che normalmente accade nella vita di tutti i giorni;

  5. Modificare il meno possibile le abitudini dei vostri bambini. Ad esempio, non cambiare la frequenza di tempo della visione della tv anche se ciò potrebbe comportare il fatto di vedere programmi che parlano dei fatti accaduti. Bisogna, però, monitorare il tutto per evitare di fare entrare in contatto i bambini con immagini troppo forti;

  6. Spiegare loro la solidarietà nata tra la gente proprio dopo questo tragico evento, mostrando loro le immagini della risposta positiva della gente di tutto il mondo.

 

Dott.ssa Giuliana Mossolani

Psicologa Clinica

cognitivo-comportamentale

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