“A caccia dell’orso” di Michael Rosen ed Helen Oxenbury (Mondadori) è un libro che io e mio figlio adoriamo! Si può “leggere” in maniera differente a seconda dell’età del bambino e delle sue preferenze. Si può anche solo guardare perchè le illustrazioni sono davvero belle, oppure ritmare,cantare, ballare, mimare. Si presta davvero ad essere utilizzato in tanti modi diversi.Parla delle avventure di una famiglia con bambini, che si mette ad attraversare prati, fiumi e boschi per cercare un orso. Parla delle paure e del loro superamento.Parla dell’importanza dei legami famigliari nell’affrontare la vita e le difficoltà che si attraversano.
La struttura è molto semplice: c’è una strofa che si ripete di continuo e che per questo può diventare un’ottima canzoncina: noi lo canticchiamo sempre con una “melodia” che ci siamo inventati insieme. È un libro che ha ritmo e musicalità ed ha una struttura ricorsiva che aiuta i bimbi ad anticipare gli eventi.
È molto “sensoriale”: le onomatopee comunicano tante sensazioni tattili anche solo con il loro suono. E soprattutto, è un libro divertente.
In più questo libro è speciale anche per la storia di coraggio, curiosità, libertà, paura, solidarietà che racconta.
C’è una natura che è varia e affascinante, ma che può anche essere pericolosa o imprevedibile; parla della vita che può improvvisamente metterti davanti una bufera e tu ci devi passare nel mezzo …, ma anche dei legami della famiglia che ti permettono di fare esperienze, di affrontare le avversità e crescere, ma è anche un porto sicuro a cui poter tornare, dove rifugiarsi e “stare al calduccio”.
Insomma è un libro divertente ma profondo, da avere assolutamente nella propria libreria.
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