Il 21 non è un numero qualunque.
Per qualcuno potrebbe esserlo, ma per chi ha una coppia di cromosomi in più, no, non lo è decisamente.
21, come 21 marzo.
Ma anche come Trisomia 21.
Oggi è la GIORNATA MONDIALE DELLA SINDROME DI DOWN.
Perché molto c’è ancora da dire e da fare per sensibilizzare tutti su quanto sia fondamentale creare condizioni che permettano a chi è affetto da questa sindrome di poter vivere una vita, per quanto possibile, autonoma e serena.
I bambini con la trisomia 21 sono speciali, ma hanno bisogno di qualcuno che si possa occupare di monitorare la loro crescita.
Questo è quello che fa il Bambin Gesù che ha attivato un day hospital per seguire i bambini e gli adolescenti, per sostenerli nel loro cammino verso un’età adulta che sia il più possibile priva di ostacoli, avvalendosi della collaborazione dell’Associazione Italiana persone Down.
Bambin gesù e AIPD hanno organizzato per il 21 marzo dalle ore 9 il congresso “Bambini e ragazzi Down: crescere insieme”, presso l’Auditorium di San Paolo Fuori le Mura.
Tante sono le storie, le esperienze, le lacrime, ma anche la gioia e l’amore che girano come un vortice attorno alle vite di questi bimbi dolcissimi e delle loro famiglie, che spesso si trovano ad affrontare un evento che non si sarebbero mai aspettati
Spesso la vita li coglie impreparati, gli ostacoli sono molti, ma preziose e incredibili sono le risorse che mettono in campo queste mamme e questi papà, risorse che nascono dalla voglia di andare avanti, dal desiderio di superare anche le perplessità e i preconcetti di chi non sa, dalla necessità di avere un sostegno e un impegno dalle istituzioni.
Ma sono anche risorse che nascono dall’amore, dagli abbracci infiniti di questi bimbi dal sorriso contagioso.
E allora avremo i dolcissimi baci di Mirko, l’amore di Salvatore e Caterina, ma avremo anche la rinascita di un padre, raccontata nel meraviglioso libro “Ti seguirò fuori dall’acqua”.
“Un uomo che correva sempre e un bambino che poteva andare solo piano e la vita che li ha messi vicini”
Dario Fani
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